giovedì 23 giugno 2011

Il mio Clarenzio...di Alessandro Necchi




"Primo contatto"

Era il titolo di uno dei film della saga Star Trek .. uno degli ultimi (se non l'ultimo..devo controllare) con Kirk, Spock e la E Star Trek band.
Narrava di quando avvene il primo contatto, appunto, con entità extraterrestri.

Il mio "primo contatto" con i ragazzi, come tutti sapete, fu il 21/06/1985; i particolari di quell' incontro a san Siro sono noti.. anche quelli per cui sarebbe meglio stendere un velo pietoso.
A me, quel giorno, l' extraterrestre Clarence non colpì più di tanto. tutti i ricordi che ho sono solo per lui...dal uantuuantutruifor iniziale..alla botta allo stomaco quando Max face il primo booom sulla grancassa..a tutti il resto che solo chi c'era (lo so è spocchioso..ma è tremendamente vero) può capire.

Da allora..sino al 1999 il mio cuore, la mia anima e tutto il resto erano frociamente solo per Lui; il resto era importante..ma su tutti c'era Lui.
Anche in quella Jungleland del 19/04/1999 quello che più mi è rimasto è l'inizio... con un Forum che esplose soavemente in un boato .
Il giorno dopo avrei portato Silvia..conosciuta un mese prima.....; una settima dopo venne a vivere con me….ma questa è un'altra storia.

Anche io andai allo Smeraldo a sentirlo suonare e cantare con quella band che sembrava il Freak Circus: lui alto, grosso, imponente.
Il chitarrista..un gagnetto smilzo che indossava pantacollant azzurro… improponibile..inguardabile
Il tastierista, un grassone alla n+1 tre volte il chitarrista.
Un bel concerto cmq..senza infamia e senza lode…

Quindi, per il mio vero "primo contatto", nel quale mi sono reso conto che la vita esiste su diverse dimensioni, bisogna arrivare al 2000: 29/06/2000 Madison Square Garden.
quel giorno eravamo io, Silvia, Daniele Tenca e Barbara, la sua ragazza .....che purtroppo ci lasciò poco tempo dopo (RIP).
Dietro di noi Matteo..colui che praticamente ci permise di arrivare sino a lì...(non gli sarò mai grato 
abbastanza )
Ai tempi non esisteva il pit..e li davanti si arrivava per culo..
La faccio breve…mi ritrovo davanti, prima fila lato Clarence..gomiti sul palco.
Parte Jungleland ..(quella poi finita sul Live in NYC) e io sono lì..letteralmente ai suoi piedi..a non più di 1 metro dal sax.
Sapete cosa significa?

Significa che io quel solo..l’ho sentito al naturale..
Lo sentivo di suo senza amplificazione..sentivo nitidamente uscire le note dal sax senza bisogno di microfoni o amplificatori o riverberi o altro
E lì si sono scattate nell’ ordine, pelle d’oca, salivazione azzerata, occhi chiusi, voglia di abbracciare e stringere Silvia, groppo in gola e lacrime; vere!
E una sorta di estasi mistica che per quei 3 minuti , secondo me, mi ha veramente portato in un’altra dimensione tale era la portata del mio intrippamento psicofisico totaleglobale
Da allora..niente è stato più come prima…(cit.)

Purtroppo non sono mai riuscito a fare una foto con lui, mi sarebbe piaciuto ora averla...ma almeno l’anno scorso tramite un’amica americana, riuscii ad avere una copia del suo libro autografato da lui medesimo….(piccola consolazione).
La notizia della sua morte mi lascia la tristezza di aver compreso definitivamente che la mia (ns.) lunga lunghissima adolescenza è finita in quanto, come già detto da altri, ti rendi conto che, quello che fino a due settimane fa era un punto fermo, insostituibile della tua vita ..Bruce , la sua musica, e tutto il carrozzone della la E Street Nation di colpo..buum..non lo è più.
E la cosa, non so a voi, ma a me inquieta assai…e in un certo senso un po’ mi spaventa.
Clarenzio non era mio amico, ma la sua dipartita mi ha riversato addosso una malinconia che non provavo da tempo.

Ciao Clarence..questa volta non tirar giù la porta del paradiso come feci in una stormy stormy night in asbury park nj.

Entra, vai da san Pietro e prova a dire anche a lui:

I wanna play with you.

Sono certo che anche lassù Pietro si guarderà attorno poi dirà:

What could i say…I say suuuuuuure…...



Rip Clarence






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