martedì 28 maggio 2013

Dal Ns. Inviato a Monaco Mr. Fausto Casadei...




Eccomi qua tornato sano e salvo dal week end bavarese.

Piccolo preambolo:

A novembre presi 2 biglietti del Front of stage per Monaco quasi per rabbia, esattamente il giorno dopo essere uscito di casa. In seguito ho chiesto a qualcuno di venire ma chi per un motivo chi per un altro tutti hanno rifiutato.


In ogni caso l'idea di partire da solo mi piaceva e l'avevo messa in conto da subito. Poi negli ultimi giorni mi sono sentito via FB con un ragazzo di Dublino e due ragazze di Madrid conosciute a Stoccolma amici peraltro di Necchi e Ghiglione (POC). Intuita brillantemente la mia precisione teutonica si sono accodati al sottoscritto nella scelta dell'albergo, scelta strategicamente ottima... chevvooodicoaffa'.

Partenza venerdì tardo pomeriggio e dall'aeroporto vado subito allo stadio a segnarmi sulla lista del pit.
All'Olympiahalle era in corso il concerto di Zucchero ma per il resto non c'era anima viva... in più freddo della madonna (5 gradi alle 21 contro i 20 di Roma alle 4 di pomeriggio) incontro due tizi che parlavano tra di loro e come da prassi gli chiedo schiusmiforlissoffspristi?
Questi mi guardano come se fossi un alieno... e mi rispondono: the concert is on Sunday!

ok non c'entrate e non capite un cazzo quindi continuo il mio giro intorno allo stadio ormai certo di essere violentato e ucciso (visto che lo stadio è nel mezzo del parco) quando finalmente trovo il tizio con la lista... vabbè nr. 96 non male speravo meglio ma accontentiamoci.

Raggiungo finalmente così John Marta e Maguela all'hotel dove mi stavano aspettando per cenare insieme alla coppia di finlandesi amici loro Markku e Nina.




Visti gli appelli molto agevoli (solo 3 al giorno e l'ultimo alle 18) abbiamo la possibilità di girare la città che peraltro conosco molto bene visto che questa è la 4a volta che vado.

Il sabato mattina dopo il primo appello, facciamo colazione in Marienplatz, in pratica un pranzo di nozze e per me e per il mio stomaco, che sono abituato a bere un caffe e una spremuta e al massimo mangiare una fetta biscottata con la marmellata, è stato davvero deleterio. Poi vedere il finlandese bere nell'ordine cappuccino spremuta d'arancia e birra nel giro di mezz'ora m'ha cappottato lo stomaco ziocane.

In più, mentre camminavamo, ogni tanto sorseggiava dalla sua tanichetta stile sanbernardo lo Jagermeister. La sera dopo due birre ha bevuto caffe corretto col whisky, uno jagermeister e tornati all'albergo, prima di andare a letto, un bicchiere di rum.

ziofegatospappolato, Nesu a questo gli fa una sega!

Primo pomeriggio passeggiata e poi un paio di birre all'Hard Rock Cafè dove incontriamo Thomas e i ragazzi belgi. Dopo l'ultimo appello della giornata alle 18 torniamo in centro dove mangiamo in una classica birreria bavarese già stracolma di tifosi più o meno tutti ubriachi e molesti ma giustamente eccitati (evvedimpo') per la finale di scempionz. Alla mezz'ora del primo tempo decidiamo di uscire anche perché da dove eravamo seduti non riuscivamo a vedere la partita e decidiamo di fare un salto all'hotel di brus (haivistomaidecidessediarrivaredurantelapartita) ovviamente manco peggnente quindi finito di vedere il primo tempo al bar del Bayerischer Hof ce ne torniamo in albergo dove finiamo di vedere la partita e poi a nanna visto che le due notti precedenti avevo dormito pochissimo.

Domenica mattina alle 8 siamo di nuovo allo stadio per l'appello e già piove anche se non forte ma freddo della madonna poi solita ricca colazione, riposino, valigia e check out. Purtroppo non sono così attrezzato per il freddo e così il massimo che posso fare è indossare due t-shirt, la felpa e il giacchetto antipioggia di Decathlon ma inadeguati ai 5 gradi. Alle 12 torniamo allo stadio e da quel momento non ci muoviamo più. Verso le 14 comincia a piovere in maniera insistente anche se lontano dai livelli di firenze dello scorso anno ma visto che siamo senza riparo alcuno, man mano il freddo si fa sempre più insopportabile.

Alle 15.30 ci danno i braccialetti e un'ora dopo siamo dentro.

Mentre scendevamo le scale per entrare nel pit dal lato sinistro, rigorosamente camminando, studio la situazione e vedo che da questo lato la transenna è già tutta presa fino alla prima pedana di sinistra, così decido di fare il giro e esattamente al centro tra le due pedane vedo degli spazi vuoti occupati con degli zaini. Nel giro di un millisecondo valuto la cosa e noto che le tre persone che si sono messe così larghe sono Carla (la tizia del nord est che ha visto più di 300 concerti e due suoi amici. Al che mi parte subito l'embolo e seppur in maniera garbata gli dico che non me ne fotte un cazzo dei loro amici che sono in lista dietro di me e che si stringessero pure verso il centro e mi lasciassero uno spazio e vaffanculo. Subito dopo vedo che il tizio a destra di Carla è il mio coinquilino dublinese John che così si sposta verso di lei e mi fa mettere in transenna. Il tizio che era accanto a lui era sdraiato per terra... l'ho guardato ma era evidente che non gliene fottesse un cazzo così mi sono ritrovato in transenna di fronte a Garry senza colpo ferire. Gran botta di culo e peraltro immeritata ma grazie agli italianikazino!

Le due ore successive sono state le più lunghe che io ricordi... pioggia insistente ma soprattutto un freddo della madonna. Per fortuna Bruce, con appena 15 min di ritardo sull'orario del biglietto, alle 19.15 in punto esce fuori da solo con la chitarra acustica suonando le note di who'll stop the rain. E cazzo quando te lo ritrovi davanti è sempre un'emozione unica, parliamo di quei due secondi che passano dal momento che vedi il suo faccione sorridente spuntarti davanti, ma sono di un'intensità indescrivibile, penso che donne ed omosessuali come il sottoscritto possano capirmi. Poi fa qualche metro in avanti, mette la testa fuori dalla copertura del palco, allarga le braccia, sente l'intensità della pioggia e fa una faccia come per dire oh cazzo volete non è mica colpa mia se Bucconi ha guardato le previsioni del tempo. Poi Long walk home e My Love davvero intense e tirate, poi dopo Out in the street va a prendere il primo cartello (questa volta double-face) davvero ben fatto e spara di seguito Seaside bar song e Rosalita.


Ok affanculo... il freddo e la pioggia sono ormai un ricordo lontano. Poi dopo il trittico Wrecking ball, Death e Spirit (durante la prima indica il mio cartello con Lost in the flood e sorride compiaciuto, o almeno mi piace pensarla così, sicuramente dentro di se avrà pensato: Ho capito, l'ho visto il cartello, hai rotto il cazzo - non la suono!) parte con tutto Born in the USA. Beh che dire, non sarà il mio album preferito, ma è anche e soprattutto grazie a quel disco se oggi sono qui, e risentirlo tutto di seguito dopo una vita è davvero cosa buona e giusta. E poi No surrender e soprattutto Downbound train chevvelodicoaffa'... quel I had something goin' mister in this world che è un pugno allo stomaco... vabbe 'na lacrimuccia è scappata.

Una bellissima versione di my hometown con Bruce che tiene in mano una tazza con qualcosa di caldo dentro per scaldare le sue dita congelate. Il concerto continua con Sunny day, Rising e Badlands a chiudere il main set.

I bis continuano con una festosa versione di Pay me my money down con tutto il pubblico a cantare il ritornello, l'immancabile Born to run, Tenth e poi la bellissima Rockin all over the world che personalmente non ascoltavo dal tour coi pellegrini. A chiudere Twist and shout.

Il concerto è stato uno dei meno lunghi di questo tour ma uno dei più intensi e soprattutto divertenti tra quelli che ho visto.

Anche Stevie, che a Stoccolma sembrava gli girassero come non mai, ha partecipato molto attivamente nonostante qualche problema con gli strumenti e il fatto che stesse evidentemente patendo il freddo più degli altri.

Tornati all'albergo finalmente mi cambio i vestiti bagnati ma non le scarpe perché "giustamente" non ne avevo un secondo paio, poi ceniamo lì tutti insieme e rimaniamo fino a quasi le 3 di notte. Gli altri vanno a dormire e io prendo un taxi per l'aeroporto dove crollo esausto giusto un'oretta su una sedia davvero "comodissima".

Ieri l'ho davvero scontata di brutto ma tutto passa in secondo piano quando ti senti appagato dentro e felice per quello a cui hai assistito poche ore prima.

E credo che alla fine la grandezza di Bruce e della sua musica sia proprio questo: il fatto che dopo tutti questi anni ogni volta riesca ancora a stupirmi e ad emozionarmi come la prima volta e finché sarà così non potrò smettere di andare a un suo concerto.



Fausto Casadei 2013

1 commento:

Anonimo ha detto...

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